Pembrolizumab in prima linea è migliore delle chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule, specialmente nel sottogruppo PD-L1-alto
L'aggiunta di Pembrolizumab ( Keytruda ) al trattamento di prima linea Carboplatino / Paclitaxel o Nab-Paclitaxel ( Abraxane ) ha ridotto il rischio di morte del 36% rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico squamoso, secondo i risultati dello studio di fase III KEYNOTE-407.
La sopravvivenza globale mediana ( OS ) è stata di 15.9 mesi con Pembrolizumab contro 11.3 mesi con la chemioterapia da sola ( hazard ratio, HR=0.64; P=0.0008 ).
Il beneficio della sopravvivenza globale è stato osservato indipendentemente dal livello di espressione di PD-L1, dal taxano scelto, età, sesso ed ECOG performance status.
Anche la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) è migliorata con l'aggiunta di Pembrolizumab.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 6.4 mesi con l'inibitore PD-1 rispetto a 4.8 mesi con la sola chemioterapia ( HR=0.56; P minore di 0.0001 ).
Mentre il beneficio di sopravvivenza libera da progressione è stato osservato con tutti i livelli di espressione di PD-L1, c'è stata una correlazione tra un aumento del livello di PD-L1 e una maggiore entità di beneficio.
I dati suggeriscono che Pembrolizumab più Carboplatino e Paclitaxel oppure Nab-Paclitaxel dovrebbe diventare un nuovo standard di cura per il trattamento di prima linea del tumore NSCLC metastatico squamoso, indipendentemente dall'espressione di PD-L1.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) nel braccio Pembrolizumab è stato del 57.9%, comprendente un tasso di risposta completa ( CR ) dell'1.4% e una percentuale di risposta parziale ( PR ) del 56.5%.
Nel braccio di controllo, ORR è stato del 38.4%, comprendente un tasso di risposta completa del 2.1% e un tasso di risposta parziale del 36.3%.
La durata della risposta è stata di 7.7 mesi per Pembrolizumab contro 4.8 mesi del placebo.
Nella coorte Pembrolizumab, il 28.1% dei pazienti aveva una malattia stabile, il 6.1% presentava una malattia progressiva e il 2.2% dei pazienti non era valutabile per la risposta.
Le percentuali corrispondenti nel gruppo trattato con chemioterapia sono state, rispettivamente, pari a 37.0%, 13.9% e 2.5%.
Nello studio di fase III KEYNOTE-407, 559 pazienti naive-al-trattamento con tumore NSCLC metastatico squamoso hanno ricevuto Carboplatino ( AUC 6 ) e Paclitaxel (2 00 mg/m2 ) ogni 3 settimane oppure Nab-Paclitaxel settimanale ( 100 mg/m2 ), oltre a Pembrolizumab ( 200 mg ogni 3 settimane ) oppure placebo per 4 cicli ( ogni 3 settimane ), seguito da Pembrolizumab come singolo agente ( 200 mg ogni 3 settimane ) oppure placebo per un massimo di 31 cicli, per un totale potenziale di 35 cicli.
Dopo i primi 4 cicli, i pazienti randomizzati al braccio placebo sono stati autorizzati a ricevere Pembrolizumab per i potenziali ulteriori 31 cicli.
Gli endpoint co-primari erano: sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione. Un endpoint secondario chiave per lo studio era rappresentato dal tasso di risposta obiettiva.
Sono stati trattati 278 pazienti nella coorte Pembrolizumab e 281 pazienti hanno ricevuto un trattamento nel braccio sola chemioterapia.
Nel braccio Pembrolizumab, 121 pazienti sono rimasti in trattamento e 157 hanno interrotto l'assunzione. I motivi principali per la sospensione sono stati la progressione della malattia ( n=99 ) e gli eventi avversi ( eventi avversi: n=48 ).
Nel braccio con la sola chemioterapia, 72 pazienti sono rimasti in trattamento, mentre 208 hanno interrotto la terapia, principalmente a causa della progressione ( n=166 ) e degli eventi avversi ( n=25 ).
Le caratteristiche dei pazienti erano ben bilanciate al basale tra i due bracci.
Nel braccio Pembrolizumab, l'età media era di 65.0 anni, il 79.1% dei pazienti era di sesso maschile, il 73.7% aveva un ECOG performance status pari a 1, il 7.2% presentava metastasi cerebrali stabili e il 92.1% era composto da fumatori correnti / precedenti.
Inoltre, il 60.8% dei pazienti aveva ricevuto Paclitaxel come taxano, il 6.1% aveva subito una precedente irradiazione toracica e l'1.8% era stato sottoposto a una precedente terapia neoadiuvante.
Lo stato di PD-L1 è stato misurato in base al punteggio di proporzione del tumore ( TPS ).
Nel braccio Pembrolizumab, il 34.2%, il 37.1% e il 26.1% hanno presentato, rispettivamente, uno status PD-L1 TPS inferiore a 1%, 1-49% e maggiore o uguale al 50%.
Le percentuali corrispondenti nel braccio placebo sono state rispettivamente del 35.2%, 37.0% e 26.0%.
L'hazard ratio per la sopravvivenza globale è stato pari a 0.61, 0.57 e 0.64, favorendo il braccio Pembrolizumab nei sottogruppi TPS inferiore a 1%, 1-49% e maggiore o uguale al 50%, rispettivamente.
Negli stessi 3 sottogruppi, l'hazard ratio per la sopravvivenza libera da progressione a favore del braccio Pembrolizumab è stato, rispettivamente, pari a 0.68, 0.56 e 0.37.
La durata mediana del trattamento è stata di 6.3 mesi nel braccio Pembrolizumab rispetto a 4.7 mesi nel braccio placebo.
Gli eventi avversi di grado 3-5 per qualsiasi causa si sono verificati nel 69.8% rispetto al 68.2% dei due bracci, rispettivamente.
Gli eventi avversi correlati al trattamento hanno portato all'interruzione per il 23.4% dei casi nel braccio sperimentale rispetto all'11.8% nel braccio di controllo.
Gli eventi avversi immunomediati di grado 3-5 e le reazioni all'infusione si sono verificati nel 10.8% rispetto al 3.2% dei due bracci, rispettivamente.
Complessivamente, gli eventi avversi correlati al trattamento hanno portato alla morte nel 3.6% contro il 2.1% dei casi nei due bracci, rispettivamente. ( Xagena2018 )
Fonte: American Society of Clinical Oncology - ASCO Meeting, 2018
Onco2018 Pneumo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Pemetrexed o Vinorelbina più Cisplatino per il tumore polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio II-IIIA resecato: sopravvivenza globale a 5 anni dello studio JIPANG
JIPANG è uno studio di fase III in aperto che ha valutato l’efficacia di Pemetrexed ( Alimta ) più Cisplatino...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato con mutazione EGFR
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Associazione della valutazione basata sull'apprendimento automatico dei linfociti infiltranti il tumore su immagini istologiche standard con gli esiti dell'immunoterapia nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule
Attualmente, i biomarcatori predittivi per la risposta alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nel carcinoma polmonare...
Tumore polmonare non-a-piccole cellule: trattamento della resistenza agli inibitori tirosin-chinasici EGFR - Lineeguida AIOT 2023
La maggior parte dei pazienti con carcinoma del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) e mutazione di EGFR trattati in prima...
Efficacia e sicurezza di Lorlatinib di prima linea rispetto a Crizotinib nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ALK-positivo: studio CROWN
Dopo un follow-up mediano di 18.3 mesi, l'inibitore della tirosina-chinasi di ALK di terza generazione, Lorlatinib ( Lorviqua ), ha...
Radioterapia ablativa stereotassica con o senza immunoterapia per il tumore polmonare non-a-piccole cellule recidivante isolato o in stadio iniziale del parenchima polmonare
La radioterapia ablativa stereotassica ( SABR ) è il trattamento standard per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC )...
Sopravvivenza globale con Atezolizumab adiuvante dopo chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato in stadio II-IIIA: studio IMpower010
IMpower010 ha dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) con Atezolizumab ( Tecentriq ) come...
Trastuzumab deruxtecan nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico HER2-mutante: studio DESTINY-Lung02
Trastuzumab deruxtecan ( T-DXd; Enhertu ) 5.4 e 6.4 mg/kg ha mostrato una solida attività antitumorale in molteplici indicazioni tumorali;...